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Un uomo di ferro


Buttsū e Genrō erano noti in tutto il Giappone come due tra i più duri maestri zen. Trattavano con tale asprezza i discepoli che erano soprannominati "Genrō il lupo" e "Buttsū la tigre".Nessuno sa da dove provenisse Buttsū e quale fosse il suo nome originale. Qualcuno dice che egli fosse un samurai del Giappone orientale. Praticò Zen per molto tempo e alla fine completò il Grande Lavoro. In una poesia sul risveglio, scrisse: Questo problema mi ha occupato la mente per diciotto anni; quante volte ho vinto eppure non ho potuto dormire in pace? Una domanda, una risposta, ed ecco la chiarezza: ho vomitato tutte le idee zen che avevo appreso in precedenza. Buttsu aveva un volto ferreo, severo e freddo. Preparava i suoi allievi con metodi aspri, escludendo i comuni sentimenti umani. Molti aspiranti non potevano sopportarlo e se ne andavano.Nella notte della sua morte, Buttsu si guardò attorno e disse: «Ora me ne devo andare». Seduto in meditazione, morì, come se si fosse addormentato.

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